Semplificare le procedure, aiutare le stazioni appaltanti a rendere gli appalti green, superare la burocrazia difensiva, arrivare a ridurre il contenzioso… si può?
Dal “modello Genova” agli appalti sostenibili…
La sostenibilità ambientale può essere davvero una chiave di sviluppo degli appalti o è soltanto un appesantimento ulteriore dei costi?
Meglio programmare, come richiede il Codice, o meglio rinunciare alla programmazione in nome della semplificazione e della velocizzazione?
È possibile ridurre il contenzioso degli appalti senza ledere il diritto degli operatori economici alla trasparenza delle procedure di gara?